Virus e vaccini. Ecco come due dosi proteggono non solo dal contagio ma anche dagli effetti a lunga durata

di redazione 17/01/2022 SCIENZA E TECNOLOGIA
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 Due dosi di vaccino proteggono non solo contro le forme severe di Covid-19, ma anche da alcuni dei più comuni sintomi di long-Covid.

Lo suggerisce uno studio israeliano, coordinato dall'Università di Università Bar-Ilan di Ramat Gan e pubblicato online su medRxiv, piattaforma che accoglie gli articoli in attesa di revisione da parte della comunità scientifica.

    Lo studio, condotto su quasi 1.000 persone che hanno contratto l'infezione, ha mostrato che i vaccinati con almeno due dosi avevano il 54-82% di probabilità in meno di segnalare sette dei dieci sintomi più comuni di long-Covid rispetto agli individui non vaccinati.
    In particolare, tra i vaccinati con almeno due dosi il rischio di fatigue era inferiore del 64%, inferiore del 54% il rischio di mal di testa, del 57% di debolezza e del 68% di dolori muscolari. Questi benefici non erano tuttavia riscontrabili tra le persone che avevano ricevuto una singola dose di vaccino.
    Le differenze tra non vaccinati e vaccinati con due dosi erano ancora più marcate nei gruppi di età più avanzata: i vaccinati con età superiore ai 60 anni avevano il 68% di probabilità in più di riferire di sentirsi completamente guariti rispetto ai loro coetanei non vaccinati. Una possibile spiegazione a questa evidenza, secondo i ricercatori, potrebbe risiedere nel fatto che gli individui più giovani hanno più riserva fisiologica e quindi più capacità di superare, in ogni caso, la malattia.
    In generale, circa un terzo dei partecipanti allo studio ha continuato a segnalare sintomi a distanza di tempo dall'infezione da Covid-19. I più comuni erano affaticamento (22%), mal di testa (20%) e debolezza alle braccia o gambe (13%)

 Due dosi di vaccino proteggono non solo contro le forme severe di Covid-19, ma anche da alcuni dei più comuni sintomi di long-Covid.

Lo suggerisce uno studio israeliano, coordinato dall'Università di Università Bar-Ilan di Ramat Gan e pubblicato online su medRxiv, piattaforma che accoglie gli articoli in attesa di revisione da parte della comunità scientifica.

 

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    Lo studio, condotto su quasi 1.000 persone che hanno contratto l'infezione, ha mostrato che i vaccinati con almeno due dosi avevano il 54-82% di probabilità in meno di segnalare sette dei dieci sintomi più comuni di long-Covid rispetto agli individui non vaccinati.
    In particolare, tra i vaccinati con almeno due dosi il rischio di fatigue era inferiore del 64%, inferiore del 54% il rischio di mal di testa, del 57% di debolezza e del 68% di dolori muscolari. Questi benefici non erano tuttavia riscontrabili tra le persone che avevano ricevuto una singola dose di vaccino.
    Le differenze tra non vaccinati e vaccinati con due dosi erano ancora più marcate nei gruppi di età più avanzata: i vaccinati con età superiore ai 60 anni avevano il 68% di probabilità in più di riferire di sentirsi completamente guariti rispetto ai loro coetanei non vaccinati. Una possibile spiegazione a questa evidenza, secondo i ricercatori, potrebbe risiedere nel fatto che gli individui più giovani hanno più riserva fisiologica e quindi più capacità di superare, in ogni caso, la malattia.
    In generale, circa un terzo dei partecipanti allo studio ha continuato a segnalare sintomi a distanza di tempo dall'infezione da Covid-19. I più comuni erano affaticamento (22%), mal di testa (20%) e debolezza alle braccia o gambe (13%)



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